LA CASCINA MOJETTA DEL MANZONI
La Cascina Mojetta, che fu di Alessandro Manzoni
La via Cascina Mojetta ricorda l’esistenza di un antico edificio, una casa colonica demolita al tempo della copertura dell’Olona, il fiume che scorreva proprio lì accanto. La Cascina Mojetta aveva una storia monotonamente rurale: qualche gallina, i prodotti della terra e sull’aia al sabato si andava a ballare.
Gesti semplici, apparentemente privi di un tessuto storico importante, ma nulla è mai come sembra e al QT8 i significati sono sempre i più profondi: così la memoria urbanistica, lambita da un’elevata anima letteraria, ci consegna un ricordo indelebile.
Alessandro Manzoni, il grande scrittore, fu proprietario della “Mojetta” e, in qualche zolla di terra o in un soffio del vento, avrà sicuramente lasciato un pensiero, un’emozione, “un’eredità” al suo passaggio.
Ezio Flori, trattando la “Presunta povertà di Alessandro Manzoni”, pubblica per primo il testamento del poeta. Nel lungo scritto, troviamo “la Cascina Mojetta”:
“Il tenimento di Brusuglio apparve, qual era veramente, vastissimo. Comprendeva terreni distinti nei comuni di Brusuglio, Cormano, Bruzzano, dei due Borghi e Trenno, giungeva con propaggini di territorio fino a Lampugnano …
… Brusuglio e le “possessioni della bassa” eran venute al Manzoni dalla madre; ma dal padre don Pietro, era venuta la cascina Mojetta…, fra Trenno e Lampugnano.
… Dal Lido di Milano, prendendo a destra la strada di Lampugnano, per alcune centinaia di metri, si scorge la Mojetta, oggi proprietà Scheibler, biancheggiare su verde distesa privata. Il vecchio cascinale è ancora intatto…
Natalia Ginzburg, nel suo libro “La famiglia Manzoni” (Einaudi ed), percorre la storia di questa grande famiglia lombarda e riporta, in un carteggio dello scrittore, una citazione della Mojetta.
Nei primi giorni di ottobre vi fu a Brusuglio un tremendo nubifragio, con una grandinata che devastò la campagna. La moglie Teresa scrive: “Le chicche di grandine furono altro che chicche! …I vasellami in cantina andavano a nuoto; in granaio dai tetti maceri, e quasi sfondati precipitava acqua e grandine sulla granaglia. Non c’è più foglia in giardino, né erba sui prati. Alla Mojetta… le piante, i tetti, ogni cosa ne fu sconquassata, sfondata, tagliata, affondata …I poveri Mojetta (erano così chiamati i contadini che abitavano “la Mojetta”) vennero a raccontare la loro passione stamani …
In anteprima: "Alessandro Manzoni", Francesco Hayez, 1791-1882